Il Regolamento (UE) 2024/1143 ha introdotto un cambiamento significativo nel sistema delle Indicazioni Geografiche (IG), integrando per la prima volta la sostenibilità come principio cardine. Questo nuovo approccio non considera più le IG solo come strumenti di tutela del legame tra prodotti e territori, ma anche come mezzi per promuovere uno sviluppo più equilibrato e responsabile. In questo contesto, i Consorzi di tutela assumono un ruolo cruciale.
Un nuovo ruolo per i Consorzi di tutela
L’articolo 32 del Regolamento (UE) 2024/1143 attribuisce ai Consorzi di tutela un ruolo strategico nella transizione del sistema IG verso la sostenibilità. I Consorzi non sono più solo garanti della qualità e della proprietà intellettuale, ma diventano promotori attivi della sostenibilità. Questa trasformazione implica un approccio dal basso verso l’alto, che coinvolge direttamente i produttori e le comunità locali.
Promotori della sostenibilità: i Consorzi sono chiamati ad adottare norme di sostenibilità più rigorose di quelle prescritte dal diritto dell’Unione Europea o nazionale.
Azione collettiva: la capacità di agire collettivamente permette ai Consorzi di facilitare la transizione verso pratiche più sostenibili, coinvolgendo tutte le aziende della filiera.
Formazione e Innovazione: i Consorzi svolgono un ruolo fondamentale nella formazione delle imprese, offrendo percorsi dedicati che sensibilizzano sulle pratiche sostenibili e incentivano investimenti volti a migliorare la reputazione e la qualità ambientale dei prodotti. Inoltre, i Consorzi sono catalizzatori di innovazione, diffondendo conoscenze e tecniche sostenibili tra i produttori.
Piani di regolazione dell’offerta: i Consorzi hanno la possibilità di adottare piani di regolazione dell’offerta, contribuendo alla sostenibilità economica del settore e alla stabilità dei prezzi.
La relazione sulla sostenibilità: uno strumento di trasparenza
L’articolo 8 del Regolamento introduce la possibilità per i Consorzi di redigere e rendere pubblica una relazione sulla sostenibilità. Questo strumento rappresenta una risorsa strategica per comunicare in modo chiaro e trasparente gli impegni sostenibili assunti dai produttori di IG.
Visibilità e trasparenza: la relazione offre visibilità agli sforzi compiuti lungo l’intera filiera.
Lotta al Greenwashing: la verificabilità delle misure dichiarate garantisce che ogni affermazione sia supportata da dati concreti, prevenendo pratiche di marketing ingannevoli.
Credibilità e reputazione: la pubblicazione della relazione amplifica il valore delle IG, rafforzando la credibilità e la reputazione del settore.
Opportunità per i consorzi: la relazione non è un mero adempimento normativo, ma una vera e propria opportunità per i Consorzi di posizionarsi come protagonisti nella transizione verso modelli produttivi più sostenibili.
Turismo: un’opportunità per lo sviluppo sostenibile
Lo sviluppo di servizi turistici enogastronomici nelle aree legate alle Indicazioni Geografiche rappresenta un’ulteriore opportunità per coniugare la valorizzazione del territorio con la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Il turismo enogastronomico crea un modello virtuoso di sviluppo sostenibile con numerosi benefici:
Utilizzo di prodotti locali: il turismo favorisce l’uso di prodotti locali, riducendo l’impronta ecologica e rafforzando il legame tra tradizione e innovazione sostenibile.
Tutela dei territori rurali: le aree agricole e i paesaggi culturali sono preservati grazie all’afflusso turistico.
Opportunità di lavoro: il turismo legato alle DOP crea opportunità di lavoro, valorizzando competenze tradizionali e artigianali.
Sviluppo economico locale: l’enoturismo e il turismo agroalimentare generano reddito per agricoltori, produttori e operatori del settore turistico, mantenendo il valore aggiunto all’interno del territorio.
Valenza educativa: il turismo enogastronomico introduce i visitatori a scelte più consapevoli, sensibilizzandoli verso un consumo responsabile.
Pratiche sostenibili: gli ambiti di intervento dei consorzi
I Consorzi di tutela sono chiamati a interagire con una serie di pratiche sostenibili, suddivise in ambiti settoriali:
Pratiche agricole ecocompatibili: ad esempio, la gestione efficiente delle risorse naturali e la riduzione dell’impatto ambientale.
Promozione di filiere corte: garantendo una distribuzione più equa del valore lungo la catena produttiva.
Tutela dei diritti dei lavoratori: valorizzando le tradizioni locali e promuovendo la coesione sociale.
Rispetto degli standard di benessere animale: garantendo condizioni di vita adeguate per gli animali coinvolti nella produzione.
Iniziative sostenibili e sfide per i Consorzi
I Consorzi possono adottare diverse iniziative sostenibili:
Mitigazione dei cambiamenti climatici: attraverso azioni che riducono l’impatto ambientale.
Uso sostenibile delle risorse: garantendo la resilienza del settore agricolo e la salvaguardia del paesaggio.
Promozione dell’economia circolare: riducendo gli sprechi e valorizzando le risorse.
Riduzione dell’inquinamento: attraverso pratiche agricole e industriali sostenibili.
Tutela della biodiversità: preservando le specie animali e vegetali nei territori rurali.
Riduzione dell’uso di pesticidi e antimicrobici: promuovendo pratiche agricole che minimizzino l’impatto ambientale.
Garanzia del benessere animale: adottando pratiche che rispettino le esigenze degli animali.
Reddito equo e sviluppo rurale: sostenendo il settore agricolo e valorizzando il tessuto rurale.
Occupazione dei giovani agricoltori: incoraggiando il ricambio generazionale nel settore.
Miglioramento delle condizioni di lavoro e sicurezza: tutelando la dignità dei lavoratori.
Nonostante i progressi, i Consorzi devono affrontare delle sfide:
Gestione del rischio climatico: implementare misure per ridurre la vulnerabilità del settore.
Riduzione delle emissioni di gas serra: adottare pratiche che riducano l’impatto ambientale.
Conservazione del suolo e delle risorse idriche: promuovere pratiche agricole sostenibili.
Incremento della formazione e della consapevolezza: garantire la conoscenza delle migliori pratiche e della valutazione dei rischi.
Conclusioni
I Consorzi di tutela sono attori chiave nella transizione sostenibile del settore agroalimentare. Attraverso strumenti come la relazione sulla sostenibilità e lo sviluppo del turismo DOP, essi hanno l’opportunità di guidare le filiere verso un futuro più responsabile. Il loro impegno non solo garantisce la qualità dei prodotti, ma contribuisce anche a uno sviluppo equilibrato e sostenibile delle comunità e dell’ambiente.