Esplorazione del legame tra tutela della biodiversità e valore economico a lungo termine
La biodiversità, può essere definita come la varietà degli organismi a tutti i livelli, dalle variazioni genetiche all’interno di una specie alle differenze tra specie ed ecosistemi, è un elemento cruciale per la salute del pianeta e per il benessere dell’umanità. L’articolo esplora come la tutela della biodiversità sia strettamente legata al valore economico a lungo termine, evidenziando come le aziende non solo debbano, ma anche traggano vantaggio dall’investire in pratiche sostenibili che promuovano la biodiversità.
Il valore della biodiversità
La biodiversità non è semplicemente un concetto astratto; essa fornisce servizi ecosistemici fondamentali, come la regolazione dei cicli naturali dell’acqua e della CO2, contribuendo anche a preservare il patrimonio culturale e paesaggistico. L’agricoltura, per esempio, dipende fortemente dalla biodiversità per la salute del suolo, l’impollinazione e la resistenza a malattie e parassiti. Un sistema agricolo ricco di biodiversità è più resiliente ai cambiamenti climatici e alle pressioni ambientali.
Tuttavia, la perdita di biodiversità è un problema allarmante. L’uso intensivo di poche specie vegetali e animali nell’agricoltura globale, insieme a pratiche agricole non sostenibili, sta portando alla scomparsa di varietà locali e alla vulnerabilità degli ecosistemi. La distruzione degli habitat, l’inquinamento e i cambiamenti climatici sono ulteriori fattori che contribuiscono alla riduzione della biodiversità.
L’Impatto economico della perdita di biodiversità
La perdita di biodiversità non è solo una questione ambientale; ha anche gravi conseguenze economiche. La dipendenza da poche varietà di colture rende i sistemi agricoli vulnerabili, mentre la riduzione della diversità genetica diminuisce la capacità di adattamento alle nuove condizioni ambientali. La perdita di impollinatori, come le api, ha un impatto diretto sulla produzione agricola.
Il settore agroalimentare, che in Italia rappresenta il 25% del PIL, pari a 538 miliardi di euro, dipende direttamente dalla biodiversità. La diminuzione delle aziende agricole, in particolare quelle piccole e a conduzione familiare che tutelano la biodiversità, minaccia la qualità diffusa della produzione agroalimentare italiana, che si basa su un’ampia varietà di prodotti locali e tradizionali.
L’ultimo censimento generale dell’agricoltura, disegna un quadro drammatico: dal 1982 sono scomparse quasi due aziende agricole su tre e, rispetto al 2000, si sono più che dimezzate. Il calo si è registrato soprattutto al Centro-Sud e il record negativo appartiene alla Campania con un clamoroso -42% nel decennio 2010-2020.
La piccola dimensione non è sempre fattore di criticità, ma può prendersi cura più facilmente dell’ambiente, può assecondare quella biodiversità che permetterà ai contadini e alle contadine di continuare a fare il loro lavoro, garantendo la qualità e sicurezza alimentare di cui tutti abbiamo bisogno.
Perché le aziende devono investire nella biodiversità
L’investimento nella biodiversità non è solo un atto di responsabilità sociale, ma anche una strategia di business intelligente per diverse ragioni:
•Resilienza: la biodiversità rende le aziende più resilienti ai cambiamenti climatici, ai problemi sanitari e alle fluttuazioni del mercato. Un sistema agricolo diversificato è meno vulnerabile a eventi avversi e assicura una maggiore stabilità nella produzione.
•Innovazione: la biodiversità è una fonte di innovazione per nuovi prodotti e servizi. Le aziende che investono nella ricerca e nello sviluppo di varietà vegetali e animali locali e meno comuni possono creare prodotti unici e di alta qualità, in grado di attrarre consumatori attenti alla sostenibilità.
•Reputazione: i consumatori sono sempre più consapevoli dell’impatto ambientale dei loro acquisti e preferiscono aziende che si impegnano nella tutela della biodiversità e nella sostenibilità. Un’azienda che dimostra un impegno concreto verso la biodiversità può migliorare la propria reputazione.
•Riduzione dei costi: l’adozione di pratiche agricole sostenibili, come l’agricoltura rigenerativa, riduce la dipendenza da pesticidi e fertilizzanti chimici, abbassando i costi di produzione e minimizzando l’impatto ambientale.
• Valore del territorio: la biodiversità è un elemento distintivo del territorio, e le aziende che investono in essa possono valorizzare il legame tra i propri prodotti e il paesaggio, incrementando il valore dei propri brand e i benefici per il turismo.
Strategie per l’investimento nella biodiversità
Le aziende possono investire nella biodiversità attraverso diverse strategie:
•Agricoltura sostenibile: adottare pratiche agricole che favoriscono la biodiversità, come l’agricoltura biologica, la rotazione delle colture, l’uso di varietà locali e la conservazione del suolo.
•Ricerca e sviluppo: investire nella ricerca per migliorare le varietà vegetali e animali, rendendole più resistenti e adattabili ai cambiamenti climatici, e ridurre l’uso di agrofarmaci. Le nuove biotecnologie possono giocare un ruolo importante, con un approccio volto al recupero della biodiversità in termini genetici.
•Filiera corta: promuovere filiere corte e locali, che sostengono i piccoli produttori e la biodiversità agricola locale, valorizzando i prodotti di alta qualità e l’identità del territorio.
•Packaging sostenibile: utilizzare materiali di imballaggio riciclabili e a basso impatto ambientale.
•Sensibilizzazione: educare i consumatori sull’importanza della biodiversità e sulla necessità di fare scelte consapevoli.
Conclusione
La biodiversità non è solo una questione ambientale, ma anche un fattore cruciale per la sostenibilità economica a lungo termine. Le aziende che riconoscono il valore della biodiversità e investono in pratiche sostenibili possono ottenere vantaggi competitivi, migliorare la propria reputazione e contribuire alla salute del pianeta e al benessere delle comunità. Il futuro del business è strettamente legato al futuro della natura; investire nella biodiversità significa investire nel futuro. La diversità è una risorsa preziosa che va coltivata e protetta, perché la biodiversità è il ramo su cui stiamo seduti, segarlo non è una buona idea.